Cessione del quinto: attenzione all’assicurazione

La cessione del quinto è una formula creditizia che sta avendo grande successo in Italia, come dimostrato dalle statistiche relative all’anno in corso. Si tratta però di una soluzione che presenta più di qualche rischio, il quale andrebbe quindi soppesato con una certa attenzione prima di aderire alla proposta di una delle società attive in questo particolare comparto.

Uno dei rischi più grossi è quello rappresentato dall’assicurazione obbligatoria per legge messa a corredo della cessione preventivata. Basta dare una rapida occhiata sul web per notare come da più parti si segnalino situazioni abnormi verificatesi a seguito della perdita del posto di lavoro da parte dell’interessato. In questi casi, infatti, dopo essere stata risarcita dall’assicurazione, la finanziaria ha anche provveduto a chiedere il saldo al cliente, nonostante avesse già provveduto a riscuotere il dovuto dall’azienda con cui aveva contratto la polizza. Una situazione quindi del tutto anomala, soprattutto perché sono stati denunciati casi in cui il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) dell’interessato è stato del tutto svuotato, quando invece poteva essere toccato solo per un quinto.

 

Conviene informarsi prima di chiedere la cessione del quinto

 

Come abbiamo ricordato, la cessione del quinto di stipendio o pensione è una formula sempre più popolare nel nostro Paese. Prima di optare per un finanziamento di questo genere, però, bisognerebbe riflettere e capire se non sia meglio un prestito personale, proprio in considerazione del fatto che comunque proprio l’esistenza di una fonte di reddito mensile consente di avanzare garanzie in grado di spianare la strada del finanziamento.

Il modo migliore per arrivare ad una scelta effettivamente conveniente consiste proprio nel confrontare le varie soluzioni proposte dalle aziende, magari utilizzando all’uopo un comparatore.

Inoltre occorre cercare di capire quale sia l’effettivo peso finanziario che ci si va ad accollare, in quanto molto spesso le imprese non menzionano costi accessori o tendono comunque a tenerli sullo sfondo. Proprio per questo sarebbe il caso di guardare al TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), l’indicatore che tiene in conto tutti i costi gravanti su un prestito, invece che il TAN (Tasso Annuo Nominale). Per capire meglio le tante questioni legate alla cessione del quinto rimandiamo comunque a prestiticoncessionedelquinto.it, sito che consente di ricavare un notevole numero di informazioni al proposito.